Cos’è PickUp?
PickUp è un sistema molto rapido, leggero e avanzato (qualcuno potrebbe dire anche: brutale) di prolungare e approfondire un’esperienza. Che tipo di esperienza? Una lezione, una conferenza, un seminario: un evento, insomma, in cui più individui sono chiamati a focalizzare la loro attenzione su un argomento.
Come funziona?
L’idea è quella di cogliere, nel flusso di informazioni che vengono messe in gioco, alcuni frammenti particolarmente interessanti, e dargli più spazio. Trattarli, insomma, come bambini vivaci: dategli modo di sfogarsi a dovere, e vi stupiranno. Non stiamo parlando di un riassunto o una spiegazione dell’esperienza, ma di un suo prolungamento. Un modo perché chi ha assistito a un evento abbia poi tra le mani lo strumento giusto per rivivere quel che è accaduto da un’altra angolazione.
Facciamo un esempio.
Durante “la Repubblica delle Idee” di Genova, a giugno 2015, alcuni nostri redattori hanno seguito degli incontri. Si sono infiltrati tra il pubblico, o si sono collegati alle conferenze in streaming, e hanno cominciato a lavorare come matti. Erano divisi in coppie: uno di loro catturava citazioni, dati, parole chiave, concetti importanti. L’altro aveva il compito di scavare più a fondo, seguendo le suggestioni scovate dal primo. Quel che ne è uscito sono stati dei documenti che approfondivano alcuni concetti fondamentali, organizzati in quattro categorie: Words, Quotes, Numbers & People. Volete saperne di più? Li potete trovare qui.
Perché fare un Pick Up?
Perché oggi tendiamo a fare un sacco di esperienze. Ma riuscire a farle davvero fruttare (ricavarne qualcosa di utile, e non in senso puramente venale) richiede uno sforzo che non tutti hanno voglia di fare. Magari anche solo perché non ne hanno il tempo. Poter prolungare un’esperienza, poterla rivivere e averne una mappa, è un’opportunità preziosa.