Chi insegna nei percorsi didattici di Corporate Storytelling?

I nostri e le nostre insegnanti sono professionisti e professioniste che lavorano in ambiti molto diversi. C’è chi si occupa di teatro, chi ha pubblicato romanzi, chi scrive sceneggiature per il cinema e per la televisione o è esperto di comunicazione. Una delle poche regole, alla Scuola Holden, è che in cattedra ci sia qualcuno che, nella vita, si occupa per mestiere di quel che poi viene a insegnare in aula.

Questo è importante soprattutto perché rende possibile un passaggio diretto di esperienza, abilità, capacità di risolvere i problemi che tutti i giorni bisogna affrontare. Permette di avere un terreno comune su cui lavorare e, fin da subito, calare nella pratica gli insegnamenti teorici.

Per raccontare chi sono e di cosa si occupano, abbiamo chiesto loro di rispondere a tre domande:

  • Cosa insegni principalmente e qual è il tuo cavallo di battaglia?
  • Raccontaci un progetto particolare o facci un esempio del tuo lavoro.
  • Qual è la cosa più memorabile che ti è accaduta o qual è la differenza che hai contribuito a creare durante un progetto?

Queste sono le loro risposte, i loro volti. Ci vediamo in aula.

Davide Calabrese
Davide CalabreseLIVE PERFORMANCE / STAGE SPEAKING / DIGITAL SPEAKING
La mia vita è sul palcoscenico: sono un attore, un autore e un regista.
Alla Holden insegno tecniche vocali e attoriali applicate al corporate storytelling. Insieme a molti professionisti, lavoro ancora oggi sui loro speech aziendali e la cosa mi riempie di orgoglio.
Favorire la presa di coscienza dei propri strumenti comunicativi è la mia passione. Il miglioramento di questi ultimi attraverso un allenamento intenso e quotidiano è la mia missione.
Riccardo Milanesi
Riccardo MilanesiTRANSMEDIA STRATEGY / DIGITAL STRATEGY & TOOLS / ALTERNATE REALITY GAMES / FUTURE STORYTELLING
Se pensi transmediale, una storia, una campagna di comunicazione, perfino un evento, si trasformano in un mosaico composto da tante tessere. E ogni tessera rappresenta una piattaforma diversa da utilizzare per raccontarsi. È successo anche con l’ultima azienda che ho seguito, un noto servizio di streaming musicale che cercava un modo nuovo di comunicare. Ho iniziato così: “Immaginate un mosaico…”.
Francesco Nappi
Francesco NappiLIVE PERFORMANCE / COPYWRITING / DIGITAL STRATEGY & TOOLS / GAMIFICATION
Insegno storytelling, con un focus sulla performance e sulla comunicazione digitale. Unisco le passioni per il teatro e la tecnologia con il mestiere di creativo e copywriter per creare universi narrativi e farli crescere in maniera coerente. Per un’azienda finanziaria ho ideato un percorso didattico scandito da livelli e prove da superare, come in un videogame. Ho creato le grafiche di ambienti virtuali e multimediali, per simulare gli spazi di una classe e far interagire insegnanti e studenti in modo dinamico. Con lo stesso metodo, alla fine dei miei corsi i partecipanti si trovano catapultati nello studio di un quiz televisivo e gareggiano con la squadra avversaria rispondendo alle domande del presentatore. È un momento che suscita sempre stupore e ilarità, rendendo il momento di verifica finale divertente e coinvolgente.
Annamaria Anelli
Annamaria AnelliBUSINESS WRITING / EFFECTIVE COMMUNICATION / INCLUSIVE COMMUNICATION
Insegno alle aziende come scrivere in maniera efficace, cioè semplice. Semplice non significa sciatto: vuol dire scrivere naturale, fluido, leggero. È una faticaccia, ma si impara. Per una grande società per azioni a controllo pubblico ho aiutato un gruppo di persone a ripensare la scrittura dei testi con cui hanno a che fare tutti i giorni. Li abbiamo visti, analizzati e, in alcuni casi, riscritti. Un gruppo bancario con un conctact center che risponde via chat ai clienti voleva aumentare la performance “sottile” degli operatori, cioè tutto ciò che riguarda relazione, tono di voce, approccio. A ben guardare, ciò che alla fine fa davvero la differenza. Dopo il mio passaggio, l’indice di soddisfazione dei clienti è aumentato così tanto che mi girava la testa, quando ho visto il dato.
Alberto De Biasi
Alberto De BiasiPEOPLE & ORGANIZATIONAL TRANSFORMATION / PERSONAL DEVELOPMENT / TALENT DEVELOPMENT / LEADERSHIP DEVELOPMENT / COACHING
Insegno leadership e storytelling, aiuto le persone a scoprire e sviluppare la propria leadership raccontandola. È sorprendente quanto siano stretti e numerosi i legami tra la narrazione e questa abilità. Nel percorso Talento e Realizzazione (ispirato alla mia tesi di PhD), invece, ci si occupa di tutte le variabili necessarie a sviluppare il proprio talento (una volta scoperto) per tramutarlo in prestazioni e risultati. Con me le persone imparano a vedere la leadership sotto una prospettiva diversa, talora molto diversa, e questo cambiamento è importante per la direzione che ognuno dà al suo sviluppo personale. Vedere la leadership da un altro punto di vista significa dare alla propria vita professionale, e non solo, una visione nuova. Questo è sempre successo, ad alcune persone, in ogni gruppo con cui mi è capitato di lavorare.
Eleonora Sottili
Eleonora SottiliCREATIVE WRITING / WRITING CARE / PERSONAL DEVELOPMENT / LEADERSHIP
Mi occupo principalmente di scrittura e insegno come portare gli elementi della scrittura nel mondo del lavoro, affinché le aziende o le persone possano raccontarsi attraverso una storia, che renda più vivida la loro comunicazione. Ho lavorato con società molto diverse, in ambito turistico, del benessere, della moda, ma anche aziende farmaceutiche e società di servizi. Il mio impegno è quello di usare la narrazione per promuovere una nuova consapevolezza rispetto al proprio ruolo e alla visione che sostiene la professionalità dei partecipanti, perché possano arrivare a presentarsi in modo più efficace, e a comunicare tra loro e con i clienti con maggiore autenticità. Durante un percorso di scrittura come strumento di self management, uno dei partecipanti ha messo tra i suoi obiettivi quello di andare a lavorare all’estero: lo giudicava un sogno irrealizzabile, essendo sposato, con tre figli, e avendo superato i 40 anni. Circa sei mesi più tardi era riuscito a realizzare il suo progetto.
Federico Madiai
Federico MadiaiBRAND STRATEGY / BRAND & PRODUCT STORYTELLING / COPYWRITING
Sono a mio agio nel contatto umano e adoro la formazione, perché c’è sempre una crescita reciproca per speaker e pubblico, basta solo un pizzico di fiducia. Credo davvero che lo storytelling possa creare un legame empatico tra le persone, per questo dobbiamo farlo bene. Qualche mese fa ho tenuto uno speech a un grande evento. L’aula era piena di gente e ci sono stati i classici imprevisti nella proiezione dei materiali. Niente panico: ho avuto la possibilità di creare interazione con il pubblico sui temi trattati. Sono uscite bellissime suggestioni che non erano in scaletta ed è stato anche divertente. L’episodio più memorabile che mi sia capitato è aver fatto capire a un AD con alle spalle un’aquila d’acciaio enorme che era ora di stravolgere la narrazione della sua azienda. In 45 minuti scarsi, seduto dalla parte opposta di un tavolo lungo qualche metro, ho inventato un nuovo claim e un concept che l’AD ha definito: “belli e inaspettati”.
Vincenzo Cascone
Vincenzo CasconeSPEECHWRITING / PRESENTATION DESIGN / SCREENWRITING
Sono sceneggiatore, ghostwriter e speechwriter. Per la Holden insegno speech writing e presentation design: in sostanza, come rendere un discorso o una presentazione l’occasione per raccontare una storia chiara ed emozionante. “Datemi un PowerPoint, e solleverò il mondo!”. Per un brand di tecnologia e connettività 5G dovevamo scrivere uno speech che raccontasse gli scenari futuri dell’azienda a una platea generalista. È stata una bella immersione in un mondo narrativo di tecnologie sconosciute e sorprendenti: ne siamo usciti con una storia il cui protagonista era un frigorifero intelligente. Trovo sempre magico quando, all’inizio della lezione, le persone in classe si sentono accomunate da una necessità: sono tutti membri del circolo “Presentatori Anonimi”. Da lì si parte per un viaggio fatto di piccoli e grandi dettagli, che contribuiscono alla memorabilità del percorso (spoiler alert: in una slide, mai usare gli elenchi puntati).
Massimo Ciancabilla
Massimo CiancabillaBRAND STRATEGY / BRAND & PRODUCT STORYTELLING / COPYWRITING / SPEECHWRITING
Mi occupo di storytelling di brand e di prodotto, per la comunicazione interna, corporate e pubblicitaria: trovo la narrazione giusta per far dire al pubblico “wow”.
Per un brand internazionale del lusso abbiamo inventato uno storytelling diverso a seconda del continente: cosa fa dire “wow” a un giapponese, quando entra in una boutique italiana a Tokyo? E a un americano?
Un manager mi ha detto che è riuscito a spiegare l’importanza del lavoro del suo team alla figlia (che ha 11 anni).
Filippo Losito
Filippo LositoSTORY DESIGN / FUTURE STORYTELLING / CREATIVE THINKING / LATERAL THINKING / HUMOR
Sono autore e regista. Progetto mondi narrativi su qualsiasi media; sono specializzato in story design, in pensiero laterale creativo e nella costruzione di contenuti seriali. Insegno alle aziende a scoprirsi e a raccontarsi: le accompagno a “scrivere il futuro” partendo dalle radici (identità-valori-miti), per fare in modo che ogni atto comunicativo sia inserito in un sistema di forze in grado di rigenerarsi su ogni canale e piattaforma. Capita così che, lavorando su nuovi format di comunicazione, ci si accorga di nuovi approdi e nuove sfide. Eccoci pronti, allora, a sviluppare strategie inedite e a partire per rotte appassionanti, dove la narrazione è sia il fine sia il mezzo.
Natalia Pazzaglia
Natalia PazzagliaVALUE STORYTELLING / BRAND IDENTITY / SOCIAL CHANGE
Insegno storytelling per il cambiamento sociale. Aiuto organizzazioni piccole e grandi a raccontarsi sviluppando la propria narrazione valoriale e di cambiamento sociale: creiamo e curiamo storie di impatto, che consolidino l’identità dell’organizzazione internamente ed esternamente. Lavorando per una grande non profit ho aiutato il team a comprendere gli elementi essenziali dello storytelling, le tecniche narrative e alcuni strumenti utili alla costruzione di messaggi che restano. Abbiamo fatto un’esplorazione valoriale sulle storie personali e professionali interne all’azienda, costruendo un percorso per definire obiettivi, messaggi, pubblico e tono di voce. “Non sono mai riuscito a raccontarmi così, portando alla luce quella parte emotiva che mi ha spinto a scegliere questo lavoro fin dall’inizio”, mi ha detto uno dei professionisti con cui ho lavorato. È stato bello, in un momento di transizione per l’organizzazione, vedere il team tornare alla missione sociale che aveva spinto tutti, anni addietro, a imbarcarsi in quell’avventura.
Alice Orrù
Alice OrrùDIGITAL STRATEGY & TOOLS / EFFECTIVE COMMUNICATION / INCLUSIVE COMMUNICATION / COPYWRITING
Insegno alle aziende a scrivere sul web abbracciando i principi di accessibilità digitale, una disciplina trasversale che ha molto a che fare con le parole. È uno strumento chiave per far arrivare i contenuti web a un pubblico il più ampio possibile.
Durante un laboratorio con aziende di settori diversi (fashion, retail, finanza), ho aiutato un gruppo di persone a lavorare sulle parole “nascoste” dietro le pagine web. Parole che non si vedono, ma che hanno una loro voce e arrivano a chi naviga sul web con tecnologie assistive. Dopo le mie lezioni, le persone hanno un kit di strumenti da mettere in pratica nell’immediato, che generano benefici sia dal punto di vista tecnico (miglioramenti SEO) che umano. I feedback più belli vengono da chi si avvicina all’accessibilità web per motivi di salute e ritrova speranza scoprendo che si può già fare tanto per migliorare la vita delle persone sul web.
Alice Avallone
Alice AvalloneDIGITAL STRATEGY / DIGITAL ETHNOGRAPHY / DATA STORYTELLING
Smodatamente appassionata di tutto ciò che si trova all’incrocio tra le scienze sociali e la comunicazione in rete, da parecchi anni porto alta la bandiera dell’antropologia digitale, percorrendo i tracciati della netnografia.
Con un brand di moda, grazie all’etnografia digitale, abbiamo studiato usi, costumi e comportamenti di chi comprava (e mostrava) i loro capi. Risultato? Abbiamo scoperto alcuni insight che nessuna ricerca, analisi o focus group aveva mai fatto emergere.
Dopo ogni incontro, provo una soddisfazione gigantesca per aver aiutato le persone ad avvicinarsi con consapevolezza agli small data, quelle piccole tracce umane che utenti e clienti lasciano online e che ci aiutano a mettere da parte materiale da trasformare poi in creatività e strategia.
Daniele De Cicco
Daniele De CiccoSTAGE SPEAKING / LIVE PERFORMANCE / EFFECTIVE COMMUNICATION / LEADERSHIP
Dalla passione per le parole, scritte e parlate, è nato e si è sviluppato il mio percorso di studi classici, nel quale mi hanno attratto le scuole di retorica e oratoria, radici di una tradizione che giunge fino a noi. Parallelamente, ho intrapreso un percorso professionale nel mondo del cinema. Parole e immagini, la forza e la bellezza del loro uso consapevole, mi accompagnano nelle mie esperienze di consulenza e formazione per le aziende, in diversi ambiti: assicurativo, bancario, cosmetico, enogastronomico, farmaceutico, turistico. La maggiore soddisfazione è vedere sorgere una scintilla di storytelling efficace e alimentarla, coniugando competenze e capacità sia individuali che collettive, per declinare la narrazione in quella che mi piace definire la sua triplice natura: istinto, viaggio, gioco.
Gabriele Grosso
Gabriele GrossoBRAND STRATEGY / BRAND & PRODUCT STORYTELLING / SPEECHWRITING
Quando si lavora bene sulle parole, scegliendole con cura e mettendole al servizio di prospettive di senso, le imprese diventano epiche, i progetti si trasformano in avventure sorprendenti, le persone vengono coinvolte in ruoli e trame avvincenti.
A chi mi chiedeva cosa avrei fatto da grande non avrei saputo spiegare, allora, che una formazione filosofica, un’ossessione compulsiva per numeri e dati, e una tenerezza infinita per gli sguardi smarriti di chi deve vivere in un mondo ogni giorno diverso, mi avrebbero portato a scrivere – e insegnare a raccontare – storie che fossero ponti, in grado di mettere in comunicazione tra loro brand e pubblico, imprese e comunità di stakeholder, manager e team, business e vita.
Le storie più belle sono quelle scritte dall’inizio alla fine: dal purpose al piano editoriale, dal payoff alle schede prodotto, dagli speech ai post sui social. Insieme a me, si sono seduti a scrivere queste storie le persone e le imprese più diverse: banche, media company, brand del lusso, residenze per anziani.
Umberto Morello
Umberto MorelloBRAND STRATEGY / BRAND & PRODUCT STORYTELLING / COPYWRITING
Noi siamo le storie che raccontiamo. È un’infinita operazione di branding e storytelling che portiamo avanti con due obiettivi: fissare il nostro posto nel mondo, e incontrare chi può abitarlo con noi. Io lavoro su come impostare la planimetria e le fondamenta, il colore della palazzina, i mobili e i dettagli ma, soprattutto, su come scegliere i coinquilini.
Ero a Rimini con un mio socio per tenere una lezione su Storytelling e Community building all’interno del WMF. I festival sono un buon esempio di “posto nel mondo provvisorio”: è pieno di persone che decidono di abitare insieme per un tot di giorni, in nome di una storia. Quando abbiamo cominciato l’intervento, abbiamo invitato tutti a riflettere: «Per sapere come costruire una community, vi basta andare indietro: ricostruite la sequenza di scelte che vi hanno portato a essere qui, oggi. Vedrete che dietro ogni vostra motivazione c’è una storia, e quella storia è tutto quello che vi serve per tenere insieme la vostra comunità». Una volta ho convinto un’azienda di vino a non parlare di vino per un anno. Lo facevano già tutti, e poi il loro era davvero buono, non serviva insistere. Meglio raccontare il bagaglio di storie accumulato in più di mille anni da chi quel vino l’ha sempre bevuto; magari con una particolare attenzione alle emozioni e alle situazioni che cercavano alla fine del calice. Alla fine, non è andata male.
Emiliano Poddi
Emiliano PoddiCREATIVE WRITING / WRITING CARE / PERSONAL DEVELOPMENT / LEADERSHIP / BRAND IDENTITY
Ho scritto quattro romanzi e diversi testi teatrali. In classe cerco di mostrare come le tecniche della narrazione, ossia gli strumenti che uso quando scrivo, possano funzionare anche nel mondo del lavoro. Esempio: il personaggio di un romanzo, per essere tale, deve avere una serie di caratteristiche che lo rendano unico, speciale, riconoscibile. E un’azienda farmaceutica? Quali sono le sue peculiarità? Cosa ci permette di distinguerla dalla concorrenza?
Lo stesso vale per una banca, un consorzio turistico, una compagnia di assicurazioni, un brand dell’automotive, un’azienda produttrice di caffè – tutti mondi che ho avuto l’opportunità di conoscere durante i miei corsi.
Una volta, una responsabile della logistica mi ha mostrato il segno che il Tevere aveva lasciato sul muro del magazzino dopo un’esondazione. “Ecco cosa ci distingue da tutti gli altri”, ha detto. “Che quel giorno abbiamo consegnato la merce nei tempi stabiliti, come al solito. Quel segno sul muro siamo noi”.
Martina Vianovi
Martina VianoviCREATIVE WRITING / WRITING CARE / BRAND IDENTITY / PERFORMING / PUBLIC SPEAKING
Dal teatro ho imparato la costruzione del personaggio: come si muove, come osserva il mondo, come stringe la mano per presentarsi. Dalla scrittura ho mutuato altri gesti: dosare, modellare, strutturare. Con le aziende, il mio lavoro è il risultato di queste premesse: mi lascio consegnare le loro storie e le trasformo in narrazione. In un oggetto narrativo che può declinarsi in prodotti differenti: spettacolo teatrale, libro, speech, podcast, social.
Nelle realtà corporate ci si sofferma talvolta su questioni più evanescenti di queste — idee, propositi, concetti — così, quando accompagno un’azienda a raccontarsi, la riporto a terra e ci sporchiamo le mani insieme con gli strumenti di teatro e scrittura. Che si tratti di botteghe artigiane o Società per Azioni, l’idea è la stessa: restituire al brand la sua identità in termini di voce, corpo, azione scenica. Lavorare sulla comunicazione e sulla creatività è, per me, proiettare l’azienda
verso il traguardo che la porta, come il più saldo dei personaggi, a somigliare a se stessa.