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Dimenticare il linguaggio
Raccontare con stile
con Viola Di Grado
DAL 26 MAGGIO AL 22 SETTEMBRE 2023
12 SETTIMANE
ONLINE
SCRITTURA
Tutte le storie, si sa, sono già state raccontate.
Quello che fa la differenza, e trasforma lo scrivente in scrittore, è l’unicità dello stile: l’incantesimo lessicale che si crea quando le parole, come strumenti di un’orchestra, si intonano tra loro in una configurazione unica e ineccepibile.
Ma cosa significa creare uno stile unico, nuovo? Significa, come scrisse il filosofo cinese Zhuangzi, “dimenticare il linguaggio”, ovvero non cadere nelle “trappole per pesci” delle convenzioni e dei cliché che ogni parola porta con sé.
Da Woolf a Le Guin, da Beckett a Auster, esploreremo la dimenticanza linguistica che fa la vera letteratura, per imparare a creare una voce unica, che metteremo alla prova in una serie di esercizi, racconti brevi rigorosamente privi di trappole e di echi. Avete dei modelli? Bene: dimenticateli. È il momento di modellare.
IN CATTEDRA

VIOLA DI GRADO
Nata nel 1987, vive a Londra, dove si è laureata in filosofia sino-giapponese. Con il primo dei suoi cinque romanzi, Settanta Acrilico Trenta Lana (edizioni e/o), scritto a 21 anni e bestseller negli USA, è stata la più giovane vincitrice del Campiello Opera Prima. Con Fuoco al cielo (La Nave di Teseo) ha vinto il Premio Viareggio selezione della giuria. È anche writing coach e traduttrice letteraria: ha tradotto, tra le altre, Patricia Highsmith e Joyce Carol Oates. Collabora con Tuttolibri, Domani e Vanity Fair. Le sue opere sono tradotte in quindici paesi.