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La forma di un racconto
Montare e smontare il congegno narrativo
con Elvira Seminara
DALL’11 OTTOBRE 2023 AL 26 GENNAIO 2024
12 SETTIMANE
ONLINE
SCRITTURA
490 EURO
Un buon racconto si fabbrica come un orologio, ha il suo congegno interno, preciso e invisibile. Se funziona bene segnerà il ritmo e l’ora, ma – questo è il prodigio – di un tempo tutto diverso, fuori dall’ordinario. Per realizzare questo cortocircuito di tempo e spazio si parte da una visione, ma si agisce su dati reali come il ritmo, il conflitto, i personaggi, l’ambientazione. E naturalmente conta molto la forza di una scrittura personale.
In questo percorso, con la cura dell’artigiano e l’inventiva dell’artista, si fabbricherà un racconto di 5.000 battute. Lo si farà imparando a costruire un intreccio e a scolpire i personaggi dandogli corpo e gesti, a calibrare la tensione e illuminare i dettagli, impostando e potenziando, al contempo, la propria voce d’autore. Per riuscirci si useranno alcune tecniche particolari: gli esercizi di sguardo come li intendeva John Berger, per imparare a guardare le cose di tutti i giorni in modo diverso, attivo e critico, e ci si allenerà a raccontare il mondo senza stereotipi e condizionamenti. Scrivere è, infatti, un modo di vivere.
Se si riuscirà a sfrondare il proprio immaginario dai luoghi comuni e dalle espressioni abusate, si sarà in grado non solo di scrivere un buon racconto, ma anche di vivere in modo più stimolante la vita stessa.
IN CATTEDRA

ELVIRA SEMINARA
Scrittrice e giornalista, prima di dedicarsi interamente alla narrativa è stata cronista e opinionista per il quotidiano La Sicilia. Ha insegnato Storia del giornalismo e Scrittura creativa nella facoltà di Lettere a Catania; oggi cura corsi di storytelling in varie città italiane e collabora con L’Espresso e altre riviste. Tra i suoi romanzi, tradotti in diversi Paesi: L’indecenza (Mondadori 2008); I racconti del parrucchiere (Gaffi 2009); Scusate la polvere (Nottetempo 2011); La penultima fine del mondo (Nottetempo 2013); Atlante degli abiti smessi (Einaudi 2015), I segreti del giovedì sera (Einaudi 2020). Nel 2014 il teatro Stabile di Catania ha messo in scena la sua dark-comedy Scusate la polvere, e nel 2015 L’indecenza, con sceneggiatura di Rosario Castelli e regia di Gianpiero Borgia. Atlante degli abiti smessi ha generato una mostra itinerante di sue installazioni create con materie di scarto portate dai lettori, Armadi in volo. Reperti e referti di un romanzo. Crede nella contaminazione dei linguaggi e nella riconversione di ogni cosa; nell’arte del recupero e nell’economia circolare – di materia e spirito, dalla parola al gesto. Si definisce una cantascorie (no, non è un errore, è scritto con la c).